Sono nata a Daruvar in Jugoslavia il 19 novembre 1920.
Vivo in Italia dal 1941 e dal 1946 a Roma.
Ho sempre e solo fatto la pittrice. D'altra parte non saprei fare alcun mestiere.
E′ già duro quello che mi sono scelta in assoluta libertà e coscienza: sentimenti - questi - meravigliosamente aspri e talvolta amari lungo la strada di vivere.
Dicono che la mia personalità pittorica non somigli a quella di nessuno. Accetto con sicura modestia questa definizione. Ma se altri trovassero nei miei quadri colori e modi non miei ne sarei ugualmente lieta poiché in questo mondo nessuno è figlio di nessuno.
Importante non è partecipare: importante è credere nel proprio lavoro. Ho girato il mondo in tempi difficili e astrusi coi miei quadri sotto il braccio per mostrarli a chi dicevo io. Fui confortata e incoraggiata.
Tornai sempre a Roma città droga per la mia sete artistica. Esposi i primi anni lungo via Margutta e i miei amici e colleghi erano Mafai e Guttuso, Cagli e Amerigo Tot, Luigi Bartolini e Maccari e potrei continuare fino ad Arnoldo Ciarrocchi ed Emilio Greco. Non voglio scordare di dire che la Boheme ha un valore quando la puoi raccontare o quando t′accorgi d′averla vissuta senza saperlo. Comunque non è necessaria per un artista: credetemi la creatività è forse meno impulsiva ma certamente vieppiù approfondita quando s′ è mangiato almeno il primo piatto.
La mia prima "personale" avvenne a Roma, nel '47, alla Galleria La Finestra. Vivevo allora in via del Babuino. Ecco perchè questa strada romana mi è rimasta nel cuore. Strada magra, affamata, sognatrice, illusa e delusa da ombre di amici che mi ritornano tutte, e tutte metto in Paradiso, anche chi correva perfettamente lungo l′autostrada per l'inferno.
Da allora tempo e luoghi sono cambiati. Oggi si viaggia in jumbo jet ma in quel tempo certe strade dovevi fartele a piedi e, al massimo, in terza classe per andare a parlare di pittura con chi ne sapeva più di te. Mi diplomai - poco più che bambina - all'Accademia di Belle Arti di Lione.
C'e' ancora lo stesso muro di cinta ma intorno il Tempo l′ha fatta da padrone come è nella logica del suo defluire.